Il settimanale – 5/12/2015

  • Il Pil italiano del terzo trimestre delude: ed è subito partita la caccia all’alibi che sa d’antico (la caccia e l’alibi);
  • Addio al poderoso +0,9% di “crescita” reale 2015, ma stranamente (dato il contesto disinflazionistico) la crescita del Pil nominale appare confortante, se vera;
  • I dati sul nostro mercato del lavoro di ottobre sono inequivocabilmente negativi o, nella migliore delle ipotesi, stagnanti. Invece i nostri eroi fanno il trenino per un aumento dell’occupazione che cade sulle coorti anagrafiche “sbagliate” e per un calo della disoccupazione per il quale non ci sarebbe nulla da festeggiare, visto da cosa deriva;
  • Paolo Mieli stabilisce nuovi benchmark nel giornalismo italiano;
  • Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti pare avere enorme bisogno di aiuto;
  • Come creare più inflazione in Giappone? Con una psichedelica costruzione barocca;

E per finire, memento:

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