Il settimanale – 14/1/2012

  • La settimana si chiude con il ceffone di S&P a Eurozona e (soprattutto) ai tedeschi ed alla loro austerità;
  • S&P ha esplicitato, nelle proprie motivazioni, quello che vi diciamo da sempre;
  • I nostri euro-eroi cominciano a spostare la retorica sul lato della crescita. A quando i fatti?
  • Ma quanto sta guadagnando la Germania, da questa crisi? Tanto, ma in modo molto miope;
  • Mentre il sistema bancario italiano, se non ci fosse la Bce, rischierebbe il prosciugamento;
  • La felpata critica di Mario Draghi al credit crunch voluto dall’EBA;
  • Quale exit strategy per l’Eurozona? Non quella di Robert Barro, a meno che non abbiate alzato il gomito;
  • Non ci sono più i comunisti di una volta; tranne che in Italia;
  • Ancora sul principio di diversificazione e sull’analfabetismo finanziario delle oligarchie italiane;
  • Prosegue la critica a Monti, da parte degli stessi che ci hanno portato a questo punto;
  • Un cardinale in Campidoglio;
  • Il vero problema italiano: il numero di quanti sparano idiozie sui media;
  • Perché è sempre questione di priorità, alla fine;
  • Perché scannarsi su indennità e vitalizi parlamentari? Per occultare il vero punto della questione, i rimborsi elettorali;
  • La buona notizia della settimana e il tweet della settimana, scelti da noi;

Your friendly neighbour, @Phastidio

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