Signore e signori, ecco a voi, in tutta la sua magnificenza, lo spread Italia-Spagna sul titolo triennale. Ebbene sì, noi rendiamo circa 30 punti-base meno degli spagnoli. Avevamo iniziato l’anno con un differenziale a nostro svantaggio di 237 punti-base.
A questo punto, via con le interpretazioni, scegliete:
- La manovra italiana è un modello di liberalizzazioni e tagli di spesa pubblica improduttiva, a differenza di quella spagnola;
- I mercati penalizzano la ribellione spagnola contro l’Euro-Germania, con la violazione nel 2012 del piano di rientro del deficit;
- I mercati apprezzano la ribellione spagnola contro l’Euro-Germania, vedendola come l’inizio di un processo di ammorbidimento del percorso di consolidamento fiscale di cui l’Italia non potrà che essere il maggiore beneficiario;
- Gli investitori internazionali scontano la rete di protezione offerta dalla Bce, si accorgono di essere pesantemente sottopeso dell’Italia nei loro portafogli rispetto al benchmark e corrono ad acquistare, fregandosene del fatto che nel nostro paese non è stato ancora liberalizzato un fico secco di nulla. Qualcuno ha detto che i mercati hanno la vista lunga?
- Altro, a vostro piacere, soprattutto se siete economisti o sociologi specialisti di “analisi dei dati“;
Comunque la pensiate, benvenuti a Neurolandia.
