Il settimanale – 22/6/2013
- Forti turbolenze sui mercati, dopo che la Fed annuncia la progressiva fuoriuscita dal QE3. Per noi italiani il guaio di essere affondati da una ripresa che non esiste, sotto la spada di Damocle della corte costituzionale tedesca;
- Ma i nostri politici, vecchi e nuovi, avranno capito che lo scenario globale evolve?
- In Italia è l’abito a fare il monaco, pure frustrato;
- La Setta a Cinque Stelle divora i propri figli ed elabora il dissenso attraverso il sempre meno affollato tribunale dell’e-popolo;
- Nel frattempo, il Cav. incita confusamente (rigorosamente valido sino a smentita) ad una rivolta fiscale contro Bruxelles, che se attuata ci regalerebbe il Pil degli Stati Uniti;
- Aborti di sistema (da Silvio all’eternità): la futuribile TreniAlitalia;
- Dissonanze cognitive prossime venture a sinistra: l’evasore è un delinquente o un povero cristo?
- Brasile, i nodi tornano al pettine;
«Modificare il passato non è modificare un accadimento solo: è annullare le sue conseguenze, che tendono ad essere infinite» (Jorge Luis Borges, L’altra morte)