- Il falco monetarista della Bce, Juergen Stark, se ne va sbattendo la porta. Si va molto lentamente verso una unione fiscale?
- Intanto, Tremonti conta le misure per la crescita, e si conferma monumento alla coerenza;
- A proposito di crescita: via l’Ice, torna il ministero per il Commercio Estero?
- Da Lavitola in giù, nel paese di sussidi e faccendieri che vi rubano l’esistenza;
- Le basi di conoscenza economica del segretario-concierge sono solide come la sabbia;
- L’Italia sempre più vicina alla ricaduta in recessione: si comincia dalla manifattura;
- Cosa non ci si inventerebbe pur di evitare che un’asta di Btp naufraghi? Il “Cavaliere giallo“. Ma non era un mortale pericolo?
- L’inarrestabile declino del giornalone della cosiddetta borghesia produttiva italiana, tra patetiche giravolte, agende stralunate e rilanci di inchieste altrui;
- Di come il Foglio divenne keynesian-krugmaniano;
- I gemelli Angeletti guidano con innovativa coerenza il sindacato riformista che tanto piace a Sacconi;
- Perché in Eurozona serve una maxi-ricapitalizzazione delle banche per evitare il peggio;
- Ma quanta parte di ogni stretta fiscale greca si trasforma in realtà ? Non moltissima, pare;
- La manovra proposta da Obama per puntellare il lavoro serve per evitare la contrazione del Pil;
- Il modello texano di Rick Perry;
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